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Comunicato MuMe

9 Maggio 2008

“Muoversi Meglio”
Coordinamento Reggiano per una Mobilità Sostenibile

COMUNICATO STAMPA

IL Coordinamento reggiano per una mobilità sostenibile “Muoversi Meglio” non può esimersi dall’esprimere il proprio disappunto per l’approvazione di un PUM che si pone in sostanziale continuità con il gigantismo infrastrutturale del vigente PRG e per non cambiare nulla ci sono voluti tre anni di redazione. C’è stato utile seguire il suo iter dall’annuncio sino alla fase terminale, (discussione in sede di commissione consiliare, presentazione alle singole circoscrizioni, infine l’illustrazione in Consiglio Comunale) per cogliere tutta l’insipienza del mondo politico reggiano (sia chi questa città amministra sia chi deve esercitare l’opposizione) in materia d’AMBIENTE e di SOSTENIBILITA’; dimostrando mancanza di lungimiranza e di assunzione di responsabilità.
Nessuno dei partiti presenti sul territorio ad oggi ha mostrato un reale interesse, che non fosse ideologico o strumentale, alle problematiche connesse alla mobilità in tutti i suoi aspetti; dall’inquinamento atmosferico, devastante per la nostra salute,  alla distruzione della struttura urbana e dei rapporti sociali.
Per limitare la congestione del traffico, l’inquinamento d’ogni genere, per recuperare la strada come spazio pubblico per antonomasia, occorre sì impedire l’accesso dei veicoli a determinate zone, ma anche limitare la necessità d’incessanti spostamenti quotidiani e dotare la città di un sistema di trasporto pubblico efficiente.
NON è UTOPIA, ci sono realtà urbane che già lo sperimentano, occorre la volontà politica di pianificare le funzioni, i servizi necessari sul territorio evitando l’edificazione a macchia d’olio; serve investire risorse finanziarie nel trasporto pubblico locale e non sulle strade.
In un ambito urbano, alleggerito dalla presenza “ingombrante”dei veicoli, non si crea l’esigenza semi-maniacale di “strutturare” piste ciclabili a hoc e di   fluidificare il traffico con ennesime rotonde ad ogni intersezione.
In sintesi riteniamo questo progetto di Piano Urbano della Mobilità del tutto insufficiente perché:
non modifica l’attuale assetto modale, infatti l’uso del mezzo privato motorizzato non diminuirà ( come previsto dalle proiezioni temporali del piano)
sceglie nello scenario di piano il carico infrastrutturale viario più alto: si realizzeranno nei prossimi 10 anni non meno di 30 km di nuove strade, fra tangenziali, raddoppi d’assi esistenti, bretelle e bretelline…. Quante risorse finanziarie comunali saranno necessarie?
è latitante sui sistemi di trasporto flessibili (sistemi condivisi come taxi collettivo ecc..)
misura i benefici ambientali del piano esecutivo con il parametro dei risparmi di tempo, determinati in larga misura da un uso più rapido dei mezzi privati motorizzati su tutto il nuovo sistema viario. Ma quali saranno tali benefici? Come sono stati commisurati? E’ forse un beneficio “ ambientale” continuare a consumare il suolo, la campagna per far posto alla coltivazione perpetua di nuovi asfalti e nuove emissioni?
il potenziamento del trasporto pubblico locale è solo descritto-ipotizzato, è di fatto legato a finanziamenti che nel medio periodo, e nella migliore delle ipotesi, saranno misuratissimi, a meno di meravigliose smentite.
le corsie preferenziali per i mezzi pubblici sono un’incognita e non c’è nessun’ipotesi di come ciò sarà realizzabile a livello urbano mancano strumenti di misurazione per valutare nel tempo l’efficacia delle strategie intraprese si prevedono molti parcheggi a distribuzione concentrica e diffusa, per una città solo d’auto.
riduce il tema della moderazione del traffico al principio costruttivo delle rotonde, strumento tecnico blando per migliorare le condizioni della qualità dell’aria.
le metropolitane di superficie (sulle già esistenti tratte ferroviarie locali) sono poco credibili se non alternative all’auto.

Per finire, quello che ostinatamente non si vuole comprendere è che il problema del traffico, o meglio della sostenibilità del sistema -mobilità, non è risolvibile agendo sulla quantità delle infrastrutture stradali, ma modificando la modalità prevalente di trasporto ( l’auto) che continua a presentare e celebrare inefficienze del tutto evidenti: con coefficienti medi d’occupazione dei veicoli non superiori a 1,2 persone per auto ( l’auto di 10 q.li trasporta in media non più di 100 kg di carne..) e tassi di motorizzazione fra i più alti al mondo ( quasi 70 auto ogni 100 abitanti..) è impossibile governare la mobilità in forma sostenibile. A meno di miracoli.
Purtroppo in questo piano tali “innovazioni” non sono presenti, anche perché come in premessa non osa mettere in discussione le pesanti previsioni del piano regolatore della giunta precedente.

MuMe
e-mail:  HYPERLINK “mailto:muoversimeglio@libero.it”muoversimeglio@libero.it
Aderiscono ad oggi al Coordinamento “Muoversi Meglio”:
Rivista Pollicino Gnus, Cooperativa e Associazione Mag 6, Circolo Articolo 36, Comitato Un posto per viverci, Comitato Mobilità IV Circoscrizione, Associazione Il Gabbiano, Gruppo di Azione Nonviolenta, Associazione Socrate, Tuttinbici, Comitati Davide contro la TAV, Ecoistituto dell’Emilia Romagna, Comitato Pro via Tenni, Comitato Bazzarola, Coordinamento dei Comitati per lo Sviluppo Compatibile della Val d’Enza, Val d’Enza Social Forum, Cooperativa Agricola La Collina, Gruppo Laico Missionario, Movimento Nonviolento di Reggio Emilia, Forum Ambientalista Rosso Verde, Bottega del Calabrone, Comitato di Gavassa per la tutela della Salute e Ambiente e singoli cittadini, WWF Reggio Emilia, Partigiani Urbani, Associazione Un Bambino per Amico di Guastalla, Circolo Arci “Il Livello” di Gualtieri.