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Museo Reggio

18 Maggio 2012

COMUNICATO STAMPA

L’aspro confronto sui pubblici musei fra il Comitato dei cittadini e la Giunta, durante la commissione comunale aperta, ha messo in evidenza una volta di più l’autoreferenzialità di questa amministrazione, ormai priva di un reale rapporto con la città, prigioniera di una cultura dell’intrattenimento, del “segno costoso” e fine a se stesso, che forse poteva andar bene ai tempi della “Milano da bere”, ma erano tempi in cui l’economia cresceva e la lira correva.
In tutta la vicenda l’atteggiamento della giunta è stato caratterizzato da una difesa ad oltranza del progetto. Una difesa in cui sulle argomentazioni di merito, poche e controproducenti, prevalgono gli insulti al comitato.
Per l’assessore alla “Cultura” – usiamo volutamente la maiuscola di fronte a cotanto senno – quella del comitato e degli intellettuali è “un’operazione sporca, demagogica e populista”. Poi, forse per fare sfoggio di grande cultura parla, di “epistemologia” della vicenda. E qui c’è da trasecolare.
Nulla infatti appartiene di più all’opinione come un dibattito pubblico.
In precedenza il documento del comitato era stato liquidato con molta superficialità e autosufficienza, parlando genericamente di “tante ed evidenti falsità”, a partire naturalmente dalle cifre in gioco.
Sostiene il Comune che l’intervento non costerà 8,3 milioni di Euro, ma solo 4 milioni e 350 mila. Peccato, però, che come afferma lo stesso Comune i 4,35 milioni siano il costo del primo stralcio, mentre il documento del comitato si riferisce all’intero ammontare. O forse il Comune intende lasciare le cose a metà? Come si possa nel contempo accusare di falsità il Comitato senza nessuna prova documentale e anzi implicitamente ammettendo che ha detto il vero a noi francamente sfugge. Infine è bene ricordare che nessuno, neppure il comitato che pure lo ha chiesto , ha potuto prendere visione dell’insieme del progetto. Ma questo è un vecchio vizio, di cui in questi giorni abbiamo avuto un altro esempio a proposito del progetto di parcheggio sotterraneo in Piazza della Vittoria, che non è dato di conoscere, pur essendo imminente l’apertura del cantiere. Un progetto che noi abbiamo sempre criticato nell’ambito di una visione ampia di vivibilità e qualità urbana in cui il tema della mobilità di persone e merci è determinante. Progetto in passato avversato anche da associazioni ambientaliste e non e che oggi sarebbe passato nel totale silenzio se non ci fosse stata l’argomentata denuncia dei giovani del Collettivo R60.
La partecipazione si riduce di fatto ai famosi tavoli di discussione che o sono così generici da essere inutili, o vengono, il più delle volte, convocati a cose fatte e a parcelle professionali pagate.
Questo naturalmente non impedisce ai nostri amministratori di somministrarci ogni giorno moralistici pistolotti in cui a ogni piè sospinto si parla di comunità e di partecipazione. “Vita comune immagini per la cittadinanza” sta scritto in un documento di presentazione della “Fotografia europea” di quest’anno. In esso la partecipazione è definita il primo dovere – dono del cittadino. Vorremmo ricordare che la partecipazione è prima di tutto un diritto, oltre che un dovere, anzi “libertà è partecipazione “   cantava Giorgio   Gaber. Non si capisce cosa centri il dono. Dono di chi? Del sindaco, del re che non c’è più, di Dio che sta nell’alto dei cieli?
E tuttavia sarebbe un errore sottovalutare quanto sta avvenendo nella maggioranza. La netta e coraggiosa presa di posizione del consigliere comunale del PD D’Andrea nella quale si chiede al Comune di condividere il progetto di riqualificazione con il Comitato e i cittadini può essere un punto di partenza per tutti coloro, e noi fra questi, sono ormai arrivati alla conclusione che il volto della città futura, un volto che vogliamo più equo, più solidale, più partecipato, non può più essere lasciato nelle mani di questa politica e di queste istituzioni, incapaci, anche a Reggio, della più piccola autoriforma.

p. Forum dei cittadiniGente di Reggio                                                                        

Benevelli Arch. Rossana
Cefalota Dott. Franco