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Una domenica senz’auto

26 Febbraio 2010

“Muoversi Meglio” Coordinamento Reggiano per una Mobilità Sostenibile

COMUNICATO STAMPA

Nessuno dei partiti presenti sul territorio ad oggi ha mostrato un reale interesse, che non fosse ideologico o strumentale, alle problematiche connesse alla mobilità in tutti i suoi aspetti; dall’inquinamento atmosferico devastante per la nostra salute alla distruzione della struttura ue dei rapporti sociali.
Per limitare la congestione del traffico, l’inquinamento d’ogni genere, per recuperare “lo spazio pubblico per antonomasia, la strada” occorre sì impedire l’accesso dei veicoli a determinate zone, ma anche limitare la necessità d’incessanti spostamenti quotidiani e dotare la città di un sistema di trasporto pubblico efficiente.
NON è UTOPIA, ci sono realtà urbane che già lo sperimentano, occorre la volontà politica di:
A) pianificare le funzioni, i servizi necessari sul territorio evitando l’edificazione a macchia d’olio B) Investire risorse finanziarie nel trasporto pubblico locale.
In un ambito urbano, alleggerito dalla presenza “ingombrante”dei veicoli, non si crea l’esigenza di “strutturare” piste ciclabili a hoc e tanto meno della loro messa in sicurezza.

Riteniamo questo progetto di Piano Urbano della Mobilità del tutto insufficiente perché:
– non modifica l’attuale assetto modale, l’uso del mezzo privato non diminuirà
sceglie nello scenario di piano il carico infrastrutturale viario più alto
– da un conto sommario per tutte le opere viarie da realizzarsi si spenderanno 120milioni di euro (su quest’importo le provvidenze comunali non saranno inferiori al 50%).
– è evanescente sui sistemi di trasporto flessibili (sistemi condivisi come taxi collettivo ecc..)
– misura i benefici ambientali del piano esecutivo con il parametro dei risparmi di tempo determinati esclusivamente da un uso più rapido dei mezzi privati motorizzati su tutto il nuovo sistema viario; il calcolo dei benefici, nel piano, non è esplicitato con dovizia.
– il potenziamento del sistema TPL (trasporto pubblico locale) è solo descritto-ipotizzato, è di fatto legato a finanziamenti extracomunali…..che nel medio periodo non ci saranno ( così dalle relazioni degli estensori).
– le corsie preferenziali sono un’incognita perché dovranno “strappare” spazi stradali alle attuali sedi viarie del tutto monopolizzate dal traffico privato e non c’è nessuna ipotesi di come ciò sarà realizzabile a livello urbano.
– mancano indicatori per valutare nel tempo l’efficacia delle strategie intraprese
– effluvio di parcheggi scambiatori a distribuzione concentrica, su tutto il territorio comunale (che sarà invaso conseguentemente dalle auto). Con quale modalità di trasporto saranno scambiati?
– Rotonde come unico strumento tecnico di moderazione del traffico
– marciapiedi “scambiati “ per piste ciclabili (a meno di qualche tratta extraurbana) dove pedoni e ciclisti viaggiano pericolosamente insieme
– d’improbabili metropolitane di superficie (le già esistenti tratte ferroviarie locali) che gli stessi consulenti (nei vari focus) hanno definito poco “credibili” all’uso se attivate entro un sistema della mobilità quale è prospettato.

L’unico obiettivo concreto è quello di allontanare il traffico dal centro alleggerendo dal transito veicolare i viali di circonvallazione.

p. MuMe
portavoce R. Benevelli